Il week end dedicato alla seconda giornata di qualifica alle Final Four di categoria non è terminato come tutti quanti speravamo.
I nostri ragazzi della Under16 si sono preparati come meglio hanno potuto, sotto la sapiente guida tecnica del nostro team allenatori composto da Luca Nardin, Mauro Boccuni, Scilla Sperandio e completato dal preparatore atletico Matteo Caputo.
Hanno costruito un ambiente oltre che una squadra, hanno affrontato una lunga trasferta consapevoli di andare ad incontrare ragazzi pari età di grande livello.
Sabato 12 marzo hanno preso parte ad un allenamento di rifinitura, ultimo di una serie di allenamenti preparatori svolti con sempre maggiore intensità e ritmo nelle ultime settimane. Dopo un leggero pranzo tutti sul furgone e via, destinazione Bienne, location designata per le pool 5 e 6 della seconda giornata di qualifica.
Dopo un lungo viaggio da sud a nord attraverso praticamente tutta la Svizzera i nostri baldi giovani hanno preso alloggio presso un grazioso e molto frendly ostello a Nidau, nonché economico… aspetto questo che non guasta mai.
Dopo una serata insieme ad ascoltare il coach in una interessante lezione teorica tutti a letto per una notte rigenerante.
Domenica 13 marzo risveglio di buon’ora e colazione nutriente, un attimo di riordino e poi via, tutti in palestra a conoscere i nostri avversari. Il nostro Team U16 composto da Mateusz, Mattia, Christian, Gabriele, Pablo, Mirco e Tisha è così entrato in mood partita.
La cronaca della giornata vede purtroppo i nostri ragazzi soccombere 3 volte per 2 set a zero contro le forti formazioni di GYM LEONHARD, FERNEY PREVESSIN e AMRISWIL.
Quali cronisti e spettatori di queste partite dobbiamo riferire in tutta oggettività di un rendimento per lo meno altalenante di tutti i nostri giocatori, cali di concentrazione alternati a momenti di gioco intenso e controllato, gradevoli gesti tecnici contrapposti e errori banali.
Il nostro Team U16 composto da Mateusz, Mattia, Christian, Gabriele, Pablo, Mirco e Tisha è così entrato in mood partita.
Ai “nostri” è mancato qualche cosa? Lo chiediamo al responsabile tecnico: Coach Luca Nardin, per nulla deluso del risultato ottenuto a Bienne, spiega infatti che contro questi tre avversari sarebbe stato ingiusto passare il turno per differenza tecnica a loro favore. I nostri avversari si sono dimostrati più completi e più squadra, dotati di maggiore tecnica e di giocatori molto bravi. Lamenta una certa assenza nelle settimane precedenti alla giornata di qualifica, assenza che purtroppo non ha permesso di lavorare come meglio si sarebbe potuto.
Tradotto: dobbiamo lavorare, e tanto, crescere, impegnarci, aumentare il nostro livello di allenamento, ancora e ancora, se vogliamo arrivare alle finali e poter competere con i primi della classe.
Una tiratina d’orecchie agli assenti. Il Direttore Sportivo Stefano Sperandio, sebbene triste per il risultato, condivide appieno il pensiero del tecnico e precisa, a dover di cronaca, che tutte e tre le squadre della nostra Pool sono poi approdate alle FinalFour avendo sconfitto, negli incroci / spareggi, le squadre della Pool avversa.
Una dimostrazione che le squadre affrontate erano sicuramente forti e che le nostre sconfitte vanno valutate anche sulla base di questo dato.
A volte si vince, a volte si impara, dicevamo… a Bienne i nostri ragazzi hanno imparato che per vincere bisogna lavorare sodo, sudare, soffrire, anche fare sacrifici talvolta. Nulla si raggiunge gratuitamente. Nulla ci viene regalato. Nello sport la medaglia è solo la punta dell’iceberg, è frutto di un lavoro quotidiano di costruzione del gioco e dell’atleta, a livello sia fisico che psicologico.
Le partite si vincono tanto con la forza quanto con il cervello. Ora che abbiamo imparato mettiamo in pratica: alcuni di questi ragazzi verranno probabilmente selezionati per il SAR / FTEM e prenderanno parte al WE del 09/10 aprile alle finali nazionali. A tutti loro il nostro in bocca al lupo (evviva il lupo).
P.S: Grazie a RAF per aver accompagnato, guidato il furgone e sopportato giocatori e staff tecnico in questa due giorni di volley.
Grande il tifo dei genitori, orfani però di Lorry Gingras, che recentemente ci ha lasciati in modo improvviso, lasciando un vuoto impossibile da colmare. Sarà sempre nei nostri cuori.
Autore: Stefano Sperandio
Nello sport la medaglia è solo la punta dell’iceberg, è frutto di un lavoro quotidiano di costruzione del gioco e dell’atleta, a livello sia fisico che psicologico.
O si vince o si impara… non si perde mai.
Cit. Nelson Mandela